Se hai oggetti che potresti perdere, l’AirTag (disponibile su Amazon a partire da 35 euro) potrebbe essere la soluzione ideale. Si tratta di un accessorio prodotto da Apple che è stato presentato ufficialmente il 20 aprile 2021 durante l’evento Spring Loaded, insieme ad altri dispositivi come iPad Pro 2021, iMac 2021 e Apple TV 4K di nuova generazione. Macitynet ha recensito l’AirTag poco dopo il suo rilascio, mantenendo un giudizio positivo nonostante qualche cambiamento nella tecnologia per la protezione della privacy. Se sei interessato a conoscere la nostra opinione sull’utilità del dispositivo, ti consigliamo di leggere la nostra recensione. Di seguito, approfondiremo il suo scopo, la sua tecnologia e il suo funzionamento.
L’AirTag è essenzialmente un piccolo dispositivo chiamato smart tracker, basato su Bluetooth e tecnologia UWB (Ultra-Wideband), progettato per aiutarci a trovare oggetti smarriti utilizzando un iPad o un iPhone. Non è un concetto nuovo, poiché sul mercato esistono già molti prodotti simili, come ad esempio Tile o Filo. Tuttavia, i concorrenti di Apple possono trarre ispirazione anche dagli Smarttags Plus di Samsung, che sono stati lanciati prima dell’AirTag e si somigliano molto a quanto si sa finora sui dispositivi Apple. Inoltre, Apple ha aperto l’accesso alla rete Find My anche alle terze parti, rendendo compatibili alcuni prodotti come il Chipolo One.
L’AirTag ha un design rotondo in plastica bianca e metallo, con il marchio Apple sul retro in metallo. Le sue dimensioni sono simili a quelle di un tappo di bottiglia. Per utilizzarlo, è necessario collegarlo a un oggetto che potremmo dimenticare o perdere, ad esempio utilizzando un adesivo o una custodia con anello. Successivamente, è possibile configurare gli accessori abbinati all’interno dell’app “Dov’è”, utilizzata per tracciare la posizione di iPhone, iPad, Apple Watch, AirPods e Mac. L’AirTag è resistente all’acqua (\textit{certificato IP67}) e alla polvere, rendendolo adatto a molteplici situazioni, anche in presenza di umidità.
Ma come fa l’AirTag a trovare un oggetto smarrito? Quando un oggetto con un AirTag viene perso o dimenticato, è possibile visualizzarne la posizione su una mappa attraverso l’app “Dov’è” e farlo suonare per trovarlo facilmente. Inoltre, è possibile chiedere aiuto a Siri. Il funzionamento si basa principalmente sul Bluetooth, con l’AirTag associato al telefono come con le cuffie. Quando si trova nel raggio di azione dell’iPhone, è possibile trovarlo immediatamente. L’app principale per utilizzare l’AirTag è “Dov’è”, che viene utilizzata anche per trovare altri dispositivi Apple come Apple Watch, iPhone, iPad e Mac.
Apple ha aperto anche l’accesso a “Dov’è” a terze parti, consentendo ai loro dispositivi di utilizzare la rete. Chipolo One è uno dei prodotti compatibili con “Dov’è” e funziona come un AirTag a tutti gli effetti. Ciò è dovuto alla certificazione di Apple, che garantisce che i prodotti compatibili con “Dov’è” rispettino specifiche come il livello di potenza sonora, la tecnologia NFC, il firmware, la connettività Bluetooth e soprattutto la tecnologia UWB, che rende l’AirTag differente dagli altri prodotti sul mercato.
Quando un AirTag è fuori portata dall’iPhone, viene attivata una modalità chiamata “modalità smarrito di comunità”. In questa modalità, se un utente con un iPhone si avvicina all’oggetto contrassegnato dall’AirTag, il proprietario dell’oggetto può vedere la sua posizione. Se l’AirTag è in modalità smarrito, chiunque si avvicini potrà vedere che l’AirTag è stato perso e potrà accedere a un sito web tramite un dispositivo NFC per contattare il proprietario. Questo sistema sfrutta le tecnologie di iCloud ed Apple ID e ricorda la funzione di localizzazione presente anche in Tile, sebbene l’ampia base di utenti iPhone aumenti le possibilità di trovare un oggetto con un AirTag rispetto all’utilizzo di Tile.
Un aspetto interessante è che se un AirTag rimane separato dal proprietario, inizierà a suonare per attirare l’attenzione. Apple ha inizialmente impostato un intervallo di tempo di 3 giorni tra la separazione dal telefono, ma successivamente ha modificato l’intervallo a 8-24 ore. Quando il dispositivo viene trovato da qualcuno senza un iPhone, è comunque possibile identificare il proprietario avvicinando uno smartphone con tecnologia NFC all’AirTag.
Grazie al chip U1, l’AirTag offre una funzione chiamata “Posizione Precisa”, che consente di individuare la posizione con precisione. Avvicinandosi agli AirTag o puntando nella direzione corretta, il suono aumenta di volume, mentre allontanandosi il suono diminuisce. Questa funzione sfrutta la tecnologia UWB e altri componenti come ARKit, accelerometro, giroscopio per fornire un’alta precisione nel tracciamento degli AirTag. I possessori di iPhone 11 in poi sono già familiari con questa funzione, poiché viene utilizzata anche durante Airdrop per capire la direzione verso cui inviare i file. Grazie al chip UWB, gli AirTag possono localizzare gli oggetti con una precisione di 30 cm, rendendoli ideali per trovare oggetti smarriti. È importante notare che gli AirTag funzionano anche con telefoni più vecchi degli iPhone 11 e 12, ma senza la tecnologia UWB la modalità Posizione Precisa non è operativa.
Con il lancio di iOS 15, Apple ha aggiunto una funzione di geofencing chiamata “Avvisami quando mi allontano”. Questa funzione consente di impostare una notifica quando ci si allontana da un oggetto contrassegnato con un AirTag. Ad esempio, se si dimentica un oggetto in un certo luogo, l’iPhone invierà una notifica quando ci si allontana da quella posizione predefinita.