Apple Pay, il metodo di pagamento mobile di Apple che permette transazioni contactless tramite iPhone o Apple Watch, è ora sotto la lente del Consumer Financial Protection Bureau (CFPB). L’agenzia di protezione finanziaria degli Stati Uniti ha preso di mira anche i servizi di pagamento offerti da Google, PayPal e altre grandi aziende del settore.
Questo movimento segue la perdita di fiducia verso le banche dopo il crollo di Lehman Brothers nel 2008, che ha scosso il mondo finanziario. Le aziende del mondo IT, d’altra parte, hanno trovato un terreno fertile nel settore, offrendo servizi di pagamento, investimenti e sistemi di credito che hanno guadagnato quota sulle banche tradizionali.
La proposta della CFPB riguarda 17 società che insieme gestiscono 13 miliardi di pagamenti l’anno. Rohit Chopra, direttore della CFPB, sostiene che è essenziale supervisionare le grandi aziende tecnologiche e le società di pagamento non bancarie per garantire un’adeguata protezione dei consumatori.
La disponibilità di grandi quantità di dati presso le aziende del mondo IT è una delle preoccupazioni principali della CFPB, data la tendenza a monetizzare tali informazioni nelle attività commerciali.
La CFPB propone attività di supervisione per aziende che gestiscono più di cinque milioni di transazioni all’anno, un’idea che ha ricevuto il sostegno dell’Electronic Transactions Association. Questo processo di regolamentazione dovrebbe concludersi all’inizio del 2024.
Infine, le azioni di Apple nel settore finanziario hanno attratto l’attenzione di esperti come Roberto Nicastro, ex dg Unicredit, che hanno definito l’influenza dell’azienda nel settore del credito come “un terremoto nel mondo delle banche di tutto il mondo.”