Nel corso degli anni sono stati introdotti diversi tipi di aiuti mirati a migliorare la vita delle persone, sia in Italia che in altri paesi dell’Unione Europea. Uno di questi sussidi è il Reddito Universale, una misura simile al reddito di cittadinanza, che si prevede possa apportare significativi cambiamenti nella vita delle persone che faticano a trovare lavoro.
Il Reddito Universale è un incentivo mensile, che potrebbe essere erogato in contanti, ricevuto in modo incondizionato da tutti, indipendentemente dall’età, reddito o occupazione. L’obiettivo di questo sostegno sarebbe quello di coprire le spese di base per consentire a tutti di diventare parte della società, e sarebbe riservato solo ai cittadini dell’UE. Non è ancora chiaro l’importo che verrà erogato, ma i benefici potenziali sono molto interessanti.
Una ricerca condotta da We Move Europe ha evidenziato i positivi impatti del Reddito Universale, suggerendo che potrebbe portare ad un maggior benessere psicologico, al ripristino dei percorsi di studio interrotti per motivi economici e ad una maggiore fiducia verso le istituzioni. In Italia, molti cittadini vedono in questa misura la possibilità di garantirsi una maggiore sicurezza finanziaria per i beni primari, una riduzione dell’ansia per il futuro e l’opportunità di dedicarsi ad attività che al momento non sono sostenibili a causa delle difficoltà economiche.
L’implementazione del Reddito Universale sarebbe una misura di ampia portata, che richiederebbe un’attenta analisi socio-economica e delle sue implicazioni sul mondo del lavoro. Tuttavia, potrebbe ridurre le disuguaglianze sociali, soprattutto nel contesto scolastico e universitario, aprendo nuove possibilità per coloro che provengono da contesti svantaggiati. Coloro che desiderano sostenere l’adozione del Reddito Universale nell’UE possono firmare la petizione lanciata da We Move Europe al seguente link diretto.