L’analisi di Silent Hill: Ascension presenta diverse sfide, a causa della nebulosità che avvolge la vera natura del progetto. Il gioco/web serie è controverso per vari motivi, ciò comporta una sfida nella redazione di una recensione che risulti articolata ed esaustiva. Nonostante ciò, l’autore ha cercato di approfondire la sua visione dopo aver visto ben sedici episodi. Ciò che emergono sono problematiche legate alla professionalità e al rispetto verso i giocatori e la storia di Silent Hill.
L’autore evidenzia come il progetto non sia stato adeguatamente presentato al pubblico, con un marketing poco esaustivo e una mancanza di informazioni chiare. Inoltre, il sistema di monetizzazione risulta predatorio e poco trasparente, con l’acquisto di punti influenza che sembra privilegiare chi può permettersi di spendere di più.
Silent Hill: Ascension, una web serie interattiva sfruttando l’Unreal Engine, viene suddivisa in episodi trasmessi quotidianamente sul sito ufficiale. Gli spettatori possono partecipare attivamente votando sull’esito di alcune scene dopo essersi iscritti sull’app o sul sito. L’autore critica il sistema di monetizzazione che, anche se consente a chiunque di guardare gli episodi gratuitamente, sembra favorire chi spende di più. Inoltre, il sistema di votazione non sembra garantire una partecipazione equa da parte di tutti.
Nonostante i problemi legati alla monetizzazione e al coinvolgimento del pubblico, l’autore evidenzia anche le criticità legate al gameplay, che sembra poco adatto a un survival horror come Silent Hill. L’interazione con la serie attraverso chat e stickers appare invadente e poco coerente con l’atmosfera dell’originale.
Infine, l’autore sottolinea le mancanza di una vera identità narrativa ed estetica all’interno della serie. L’horror generico e i limiti produttivi compromettono l’esperienza complessiva, rendendo difficile riconoscere la vera anima di Silent Hill nella serie.