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WhatsApp apre nuove porte: l’era della rivoluzione dei segnali di chat

Il Digital Markets Act, un’iniziativa dell’Unione Europea, sta già producendo effetti tangibili, e WhatsApp potrebbe essere una delle app destinate a subire maggiori cambiamenti in futuro. Meta, l’azienda dietro WhatsApp e guidata da Mark Zuckerberg, è stata designata come “gatekeeper” dall’UE, il che implica, tra le altre cose, che entro marzo 2024 WhatsApp dovrà essere compatibile con app di messaggistica di terze parti. Questo cosa significa? In sostanza, sarà possibile comunicare con utenti di WhatsApp tramite altre app di messaggistica.

Immaginatevi una situazione in cui, ad esempio, un utente di Telegram potrà inviare messaggi a un utente di WhatsApp e viceversa. Inoltre, durante queste conversazioni tra app diverse, l’UE richiede che venga sempre garantita la crittografia end-to-end, assicurando il massimo livello di privacy per i messaggi scambiati, che potranno essere letti solo dai partecipanti alla chat.

Inizialmente, questa obbligatorietà dell’interoperabilità riguarderà solo le chat singole tra due utenti, ma nel tempo l’Unione Europea imporrà l’implementazione di funzioni più complesse, come i messaggi di gruppo entro due anni e le audio e video chiamate entro quattro anni.

È importante sottolineare che i servizi non appartenenti ai gatekeeper non sono obbligati ad adottare questa interoperabilità: spetterà a loro decidere se sfruttare o meno i vincoli imposti dall’UE ad Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft (i sei gatekeeper attualmente designati). Allo stesso modo, gli utenti avranno la possibilità di disabilitare questa opzione se il fornitore del loro servizio decidesse di interoperare con un gatekeeper.

A conferma di ciò, c’è un tweet di WAbetainfo che mostra una schermata di WhatsApp, ancora non accessibile al pubblico, che sarà utilizzata per raccogliere le chat provenienti da app di terze parti. Questo dimostra che gli sviluppatori di Zuckerberg si stanno già impegnando per soddisfare le richieste dell’UE, che potrebbero davvero rivoluzionare molti servizi come li conosciamo.

D'Orazi Dario
D'Orazi Dariohttps://it-it.facebook.com/darioita
Editore e Giornalista mi occupo di tutto quello che fa parte della tecnologia, automobili e curiosità. Laureato sono sempre stato appassionato alla scrittura e amo il mondo del giornalismo.
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