I sindacati delle telecomunicazioni si oppongono fermamente alla proposta di limitare le offerte selettive in base all’operatore di provenienza dei potenziali clienti. Secondo Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, tale restrizione non risolverebbe il problema del dumping nel settore delle telecomunicazioni, ma anzi lo aggraverà, portando a gravi contraccolpi occupazionali. Essi propongono invece di fissare una tariffa minima che assicuri i costi industriali, garantendo trasparenza e una sana competizione tra gli operatori.
Dall’altra parte, la Lega motiva la sua proposta di vietare le offerte selettive come un modo per evitare un “far west delle tariffe” e garantire trasparenza e equità nel settore, senza limitare la concorrenza tra gli operatori. Con questa proposta, la Lega intende assicurare che le tariffe siano uguali per tutti, favorendo un settore più trasparente e vantaggioso per gli utenti.