L’operazione Netco costituisce il pezzo cruciale per la formazione della rete nazionale di Tlc, che il Governo auspica si realizzi con l’integrazione degli asset della nuova società di reti Tim con quelli di Open Fiber. Il ministro per le imprese Adolfo Urso, durante il Forum Asstel, ha sottolineato che si intravede la creazione di una rete nazionale che, naturalmente, opererà in un contesto di concorrenza.
La politica industriale per le Tlc ha subito una svolta significativa, con il settore che è stato recentemente posto al centro delle politiche industriali ed economiche del paese. “L’ultimo anno è stato un punto di svolta rispetto ai decenni precedenti. Il settore, se pensiamo a cosa fosse Telecom prima della mal gestita privatizzazione, era un fiore all’occhiello del sistema industriale italiano; in questo ultimo anno invece c’è stato un cambiamento significativo”, ha affermato Urso. Inoltre, ha aggiunto che un anno prima aveva annunciato l’adozione di misure di rilievo per il settore, sia per quanto riguarda il progetto di banda ultralarga, sia per l’operatività degli attori coinvolti nella connettività del paese, inclusa l’operazione Tim che prevede la creazione di una rete nazionale in regime di concorrenza.
Il ministro ha anche puntato i riflettori sul rialzo dei limiti elettromagnetici, fondamentale per favorire la costruzione delle reti mobili 5G. Infine, il Sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ha parlato della spinta dell’Italia sull’edge computing, sottolineando che l’Italia ha presentato proposte a livello europeo in materia di edge computing e fair share.
In sintesi, la politica industriale per le Tlc ha subito una svolta significativa, con la creazione della rete nazionale di Tlc e l’adozione di misure per favorire lo sviluppo delle reti mobili 5G e dell’edge computing.