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Un’accelerazione rivoluzionaria: solo 2 mesi per il silenzio-assenso nei cantieri fibra grazie al Gigabit Act

La Commissione Industria del Parlamento Ue ha deciso di accelerare i tempi per la posa della fibra, riducendo la procedura del silenzio-assenso da 4 mesi a 2 mesi. Questo significa che in caso di mancata risposta da parte degli enti preposti, i lavori potranno partire automaticamente dopo due mesi dalla richiesta. Tuttavia, questa estensione potrà essere applicata solo in casi eccezionali e debitamente motivati. L’autorizzazione sarà considerata concessa se non ci sarà risposta entro il primo termine di due mesi, a meno che il principio della tacita approvazione amministrativa non esista nell’ordinamento giuridico nazionale.

Inoltre, secondo la proposta del Parlamento, non saranno richieste nuove autorizzazioni per le opere civili di riparazione, manutenzione o aggiornamento di impianti esistenti, a condizione che richiedano solo un intervento minore rispetto alle opere civili iniziali per le quali è stata rilasciata l’autorizzazione.

Gli Stati membri dovranno designare un unico organismo responsabile del coordinamento delle procedure relative al rilascio dei permessi.

È stato stabilito che tutti gli edifici, compresi quelli in fase di ristrutturazione, dovranno essere dotati di infrastrutture in fibra e cablaggio in fibra, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni importanti.

I proprietari di edifici privati utilizzati per scopi commerciali dovranno soddisfare le richieste ragionevoli di accesso per l’installazione di reti ad altissima capacità. E se necessario per garantire la continuità del servizio di comunicazione elettronica, i proprietari di terreni negozieranno le condizioni di accesso con le imprese che forniscono le strutture associate.

Gli operatori di rete e gli enti pubblici dovranno tener conto del modello di business del richiedente e garantire un’equa remunerazione del capitale investito. Saranno considerati anche i costi aggiuntivi di manutenzione e adattamento derivanti dalla fornitura di accesso all’infrastruttura.

Infine, i criteri per i prezzi di accesso non dovranno essere applicati alle strutture associate che operano esclusivamente all’ingrosso, a meno che le autorità nazionali di regolamentazione non giustifichino la necessità di misure correttive di mercato.

D'Orazi Dario
D'Orazi Dariohttps://it-it.facebook.com/darioita
Editore e Giornalista mi occupo di tutto quello che fa parte della tecnologia, automobili e curiosità. Laureato sono sempre stato appassionato alla scrittura e amo il mondo del giornalismo.
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