L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha annunciato di aver inflitto sanzioni per un totale di 15 milioni di Euro a sei aziende del settore energetico per aver condizionato i consumatori ad accettare aumenti dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, nonostante fosse vietato per legge. Le pratiche messe sotto accusa riguardano Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.
Secondo l’AGCM, in un periodo di gravi criticità nel settore energetico, le società avrebbero inviato comunicazioni ai consumatori inducendoli ad accettare aumenti dei prezzi, violando il divieto imposto dal Decreto Aiuti Bis. In particolare, Enel ed Eni avrebbero modificato unilateralmente i prezzi di fornitura per oltre 4 milioni di clienti, basandosi su clausole contrattuali che permettevano loro di decidere autonomamente quando modificare le tariffe. Acea e Dolomiti, invece, avrebbero inviato comunicazioni di modifica unilaterale prima che il divieto entrasse in vigore, aumentando i prezzi in violazione della normativa.
Anche Iberdrola è stata multata in quanto avrebbe minacciato la risoluzione contrattuale in caso di mancata accettazione di un nuovo contratto di fornitura con condizioni economiche peggiorative. Infine, Edison è stata sanzionata per aver aumentato i prezzi prima della scadenza delle tariffe previste dal contratto.
Queste pratiche hanno comportato significativi incrementi delle bollette per i consumatori e, nonostante alcune società abbiano ristorato i clienti, l’AGCM ha deciso di infliggere loro pesanti sanzioni pecuniarie.