Il tuffo in pancia, spesso temuto e doloroso, nasconde un interessante fenomeno di fisica e biologia che coinvolge il corpo umano e l’acqua. Secondo Daniel Harris, docente alla Brown University, l’impatto con l’acqua durante il tuffo genera una forza di reazione intensa, causando un fastidioso “botto” che tutti conosciamo.
Ma c’è di più: la flessibilità del corpo umano può influenzare l’impatto in modi imprevisti. Contrariamente alle aspettative, ammorbidire l’impatto non sempre riduce la forza dell’impatto e in alcuni casi può addirittura aumentarla. Questa scoperta ha implicazioni importanti per l’ingegneria navale e marina, dove la resistenza agli impatti ad alta velocità è cruciale.
La ricerca di Harris, che unisce l’ingegneria alla biologia, potrebbe portare a nuove soluzioni per ridurre l’impatto dei tuffi in acqua e in altri contesti, aprendo interessanti possibilità di applicazione pratica.