Chiunque abbia avuto i calcoli renali descrive il dolore ad essi collegato come atroce. Recentemente, però, è stato rimosso il calcolo renale più grande di sempre, misurando 13,372 centimetri. L’operazione è stata eseguita il 1 giugno presso l’Ospedale Militare di Colombo, in Sri Lanka, e la pietra pesava 801 grammi.
Il primato precedentemente registrato, secondo il Guiness dei Primati, risaliva al 2004 ed era di dimensioni leggermente più piccole, con 13 cm di grandezza e un peso di “soli” 620 grammi. Ciò dimostra come sia possibile che il nostro corpo crei tali oggetti all’interno dei reni, i quali sembrano peggiorare con il cambiamento climatico.
I calcoli renali sono oggetti solidi, simili a pietre, che si formano a causa dell’accumulo di sostanze chimiche all’interno dei reni, responsabili del processo di filtraggio delle sostanze presenti nel sangue. Queste pietre possono essere composte da ossalato di calcio, acido urico, struvite e cistina, e si sviluppano più frequentemente nelle persone che soffrono di infezioni renali o urinarie.
Le pietre causano numerosi problemi invalidanti a chi le possiede, come dolori acuti alla schiena, all’inguine, ai lati e all’addome inferiore, oltre a poter provocare la presenza di sangue nelle urine. Se il calcolo renale ostruisce il flusso dell’urina dai reni, possono verificarsi problemi ancora più gravi, quali forti dolori addominali e all’inguine.
I calcoli di dimensioni più ridotte possono essere espulsi senza particolari difficoltà attraverso le vie urinarie, mentre quelli di dimensioni maggiori richiedono un intervento chirurgico. Fortunatamente, il calcolo renale di dimensioni record è stato rimosso tramite intervento… che sollievo!
