Il buco nero che si trova nel cuore della galassia Messier 87 ha sempre suscitato grande curiosità tra gli scienziati che si occupano di astronomia. Questo enorme oggetto celeste, che in passato è stato fotografato in un’immagine storica grazie a un telescopio gigantesco quanto la Terra, ha ora svelato un’altra delle sue peculiarità: ruota su se stesso.
Kazuhiro Hada, un astrofisico dell’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, affermando che la rotazione di questo buco nero era diventata una questione fondamentale tra gli studiosi dopo l’immagine storica.
Grazie a un’analisi di oltre vent’anni di osservazioni, è stato possibile confermare con certezza che questa imponente creatura celeste sta effettivamente ruotando. Dal momento che non è possibile osservare direttamente all’interno dell’orizzonte degli eventi di questo mostro cosmico, gli scienziati hanno seguito il suo potente getto, un flusso di particelle che si estende per 4.900 anni luce e sembra viaggiare a una velocità quasi cinque volte superiore a quella della luce a causa di un’illusione ottica chiamata “moto superluminale”.
Questo getto, che era stato avvistato per la prima volta nel 1918, ha mostrato una variazione nell’angolo di inclinazione, permettendo agli scienziati di dedurre la presenza di un buco nero in rotazione. Questo movimento provoca un’inclinazione laterale del disco di materiale in accrescimento e del getto stesso. La recente scoperta non solo fornisce nuove informazioni sui misteri di M87, ma getta anche luce sulla natura stessa dei buchi neri e sulle incredibili forze che li animano.