HomeScienza e TecnologiaRocce del fiume per il falò: il pericolo che non dovresti sottovalutare

Rocce del fiume per il falò: il pericolo che non dovresti sottovalutare

Con l’arrivo dell’estate e delle uscite all’aria aperta, i falò rappresentano un passatempo molto diffuso tra amici e familiari, soprattutto durante le festività estive come Ferragosto. Tuttavia, un avviso che sta circolando sul web invita a non utilizzare rocce di fiume per alimentare il fuoco.

I motivi sono molteplici e il più evidente riguarda la porosità delle rocce di fiume. Quest’ultima caratteristica potrebbe farle contenere dell’acqua. Quando riscaldata, l’acqua all’interno della roccia può diventare vapore e, in seguito all’espansione improvvisa, far esplodere la roccia.

Inoltre, il processo di riscaldamento delle rocce fluviali può causare uno shock termico che le fa esplodere. Questo fenomeno è particolarmente frequente in rocce con una percentuale elevata di minerali, come ad esempio il quarzo. Le rocce naturali, ma anche l’arenaria, lo scisto, il calcare e la pomice rappresentano altrettante alternative non sicure.

Nel caso in cui ci si trovi vicini al fuoco, i frammenti di roccia che volano in aria potrebbero rappresentare un grave pericolo per gli occhi. Pertanto, è importante utilizzare rocce dure e non porose come il granito e l’ardesia, che non presentano rischi per la salute.

In conclusione, anche per un’attività apparentemente semplice come il falò, è necessario prestare attenzione e sapere quali accortezze seguire. Inoltre, è importante evitare di disturbare l’ecosistema mettendo in equilibrio le rocce.

Melany Alteri
Melany Alteri
Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età. Sono esperta soprattutto di telefonia e operatori telefonici.
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