Il segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, ha presentato una proposta di legge alla Camera dei Deputati per vietare ai minori di 13 anni l’accesso ai social in Italia. Durante la conferenza, Calenda ha sottolineato la dipendenza da social di circa 100mila giovani tra gli 11 e i 17 anni e il danno che ne deriva al loro benessere, spesso caratterizzato da problemi come depressione, disturbi alimentari, diminuzione del sonno e tendenze al suicidio.
La proposta di legge mira a limitare l’utilizzo dei social per i minori e prevede una sorta di certificazione dell’età degli utenti al momento dell’iscrizione sulla piattaforma, accertata da un soggetto terzo e non dalla piattaforma stessa. Inoltre, sarebbe possibile limitare l’utilizzo dei social per i minori solo previo consenso dei genitori fino a 15 anni.
Calenda ha evidenziato che questa misura mira a proteggere i minori dall’esposizione precoce e pericolosa ai social media ed ai loro contenuti. La proposta è stata pubblicata sui social del politico dopo la conferenza.
In passato, il Garante Per i Diritti dell’Infanzia ha indagato sul fenomeno dello sharenting per bloccare la condivisione delle foto dei minori sui social.