La situazione dello stabilimento di Mirafiori si fa sempre più intricata. Stellantis ha notificato ai sindacati che l’attività produttiva presso la Carrozzeria di Mirafiori sarà interrotta per l’intero mese di maggio. La cassa integrazione per i dipendenti di questo impianto, dove vengono assemblate la 500 elettrica e le Maserati, è in corso dal marzo scorso.
I dipendenti avrebbero dovuto tornare al lavoro all’inizio di maggio (precisamente il 7), ma l’azienda ha deciso diversamente, annunciando la sospensione della produzione per l’intero mese. Le attività dovrebbero riprendere il 3 giugno.
Il prolungamento della cassa integrazione a Mirafiori sembra essere collegato alla diminuzione della domanda di veicoli elettrici a causa dell’assenza di incentivi in diversi mercati europei, soprattutto in Italia dove il nuovo Ecobonus è stato annunciato a febbraio ma non è ancora in vigore.
I sindacati sono molto preoccupati per la situazione di Mirafiori e continuano a chiedere un nuovo modello per assicurare il futuro dello stabilimento. Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, e Gianni Mannori, responsabile di Mirafiori per la Fiom Cgil, esprimono la loro preoccupazione per la situazione economica della città di Torino a causa di questa sospensione prolungata.
Secondo i sindacati, è necessaria una diversificazione dei modelli e delle gamme per garantire la stabilità, in modo che se un settore va male, un altro possa compensare. L’annuncio della sospensione è anche un segnale che i reparti di supporto, come quelli per il riciclo dei componenti del motore, la produzione di cambi elettrificati e i test delle batterie, non sono cruciali per il rilancio di Mirafiori.
