Quando si parla del mondo del design e della grafica, il nome di Adobe è quello che balza subito in mente. Fondata a San Jose nel 1982, l’azienda americana è diventata un punto di riferimento imprescindibile per tutti i creativi, designer e grafici di tutto il mondo. I suoi applicativi, come Illustrator, InDesign e Photoshop, sono diventati fondamentali per chiunque operi in tali settori. Tuttavia, di recente, Adobe è stata al centro dell’attenzione a causa della mancata acquisizione di Figma.
Figma è attualmente uno dei principali software di grafica vettoriale e un concorrente diretto di Adobe. La compagnia americana aveva annunciato l’acquisizione di Figma a settembre 2022, ma l’operazione ha suscitato diverse preoccupazioni da parte delle autorità antitrust europee, che temevano un monopolio nel mercato grafico. La stessa Unione Europea ha inviato a Adobe un documento con le proprie obiezioni riguardanti l’acquisizione.
Questa situazione ha portato alla decisione congiunta di non concretizzare l’accordo di acquisizione, nonostante Adobe avesse offerto ben 20 miliardi di dollari per l’acquisto di Figma. Il CEO di Adobe, Shantanu Narayen, ha espresso il disaccordo con le regolamentazioni normative e la decisione di protrarre indipendentemente l’azienda da Figma. Anche il cofondatore e CEO di Figma, Dylan Field, ha manifestato il suo disappunto per l’annullamento dell’accordo.
È indubbiamente un colpo duro per Adobe, che avrebbe potuto rafforzare ulteriormente la sua posizione di leader nel mercato grafico. Tuttavia, la competitività nell’industria del design è fondamentale, come dimostra l’acquisizione di un colosso del settore dei videogiochi da parte di Microsoft, che ha aumentato la competitività tra i grandi attori del settore.
