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ChatGPT: la verità dietro la sua improvvisa chiusura

La diffusione dell’intelligenza artificiale sta incontrando numerose difficoltà in tutto il mondo, soprattutto per quanto riguarda le principali aziende. Sia OpenAI, creatrice di ChatGPT, sia Microsoft sono state citate in giudizio dal New York Times per presunta violazione del copyright.

Il celebre giornale americano sostiene che milioni di suoi articoli siano stati utilizzati illegalmente per addestrare i chatbot. Il New York Times afferma che ChatGPT sia diventato una fonte affidabile di informazioni, e chiede un risarcimento miliardario per danni reali e statutari, insieme alla cancellazione dei dati e dei modelli dai chatbot.

Sia Microsoft che OpenAI, con il loro ChatGPT, sono ora coinvolti in una causa in cui sono accusati di aver utilizzato il giornalismo del New York Times per creare prodotti sostitutivi senza permesso o pagamento.

Le conseguenze di queste accuse potrebbero avere un impatto significativo sul futuro dell’intelligenza artificiale. Al momento, sembra che le trattative tra le due aziende non abbiano portato a una conciliazione. Si prospetta un futuro incerto con l’inizio del nuovo anno.

D'Orazi Dario
D'Orazi Dariohttps://it-it.facebook.com/darioita
Editore e Giornalista mi occupo di tutto quello che fa parte della tecnologia, automobili e curiosità. Laureato sono sempre stato appassionato alla scrittura e amo il mondo del giornalismo.
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