Il nuovo MacBook Pro M3 è stato oggetto di critiche e denigrazioni, considerato costoso e con poca memoria. Tuttavia, un’esperienza diretta con il laptop ha dimostrato il contrario. Con un prezzo di entrata di 2.050 euro per il modello 14 pollici con CPU 8‑core, GPU 10‑core e memoria unificata da 8GB, si è rivelato essere una macchina eccezionale, rendendo la fascia Pro dei portatili di Apple più accessibile.
Apple ha adottato una strategia insolita per lanciare i processori Apple Silicon M3, Pro e Max contemporaneamente. La motivazione dietro questa decisione è legata alla complessa produzione dei chip “fatti in casa” e alla pandemia che ha modificato le tabelle di marcia e la capacità produttiva dell’azienda. Adesso, con maggiore esperienza nella produzione dei chip, Apple può concentrarsi sui chip più importanti per i MacBook Pro.
Le vendite di Mac e iPad rappresentano una parte significativa del fatturato di Apple, ma hanno subito una flessione dovuta al calo della spesa tecnologica dei consumatori. Tuttavia, la strategia di lanciare i MacBook Pro di punta è giustificata, poiché questi portatili generano maggiori ricavi per l’azienda.
Il nuovo MacBook Pro 14 pollici M3 sostituisce il precedente MacBook Pro 13 pollici, offrendo prestazioni complessive e un hardware pro a un prezzo più accessibile. Dotato di un processore M3 con CPU 8‑core, GPU 10‑core e 8GB di memoria unificata espandibili fino a 24 GB, è adatto per chi cerca completezza delle porte, schermo, tastiera e prestazioni sostenute.
Durante l’utilizzo del nuovo MacBook Pro 14 M3, si è rivelato discriminante rispetto al MacBook Air M2, offrendo prestazioni superiori e una vasta gamma di funzionalità avanzate, come un display Liquid Retina XDR con refresh ProMotion a 120 Hz, videocamera FaceTime HD a 1080p, sistema audio a sei altoparlanti hi‑fi con woofer force‑cancelling e Wi‑Fi 6E.
