Si è lungamente discusso dei costi esorbitanti per le trasmissioni delle partite di calcio, ma il futuro potrebbe riservare scenari ancora più preoccupanti. Il calcio è lo sport più seguito in Italia e da diversi anni i tifosi sono costretti a pagare cifre sempre più alte per seguire le proprie squadre del cuore. E ora, con le prospettive che si profilano dal Parlamento europeo, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Attualmente, la Serie A può essere seguita esclusivamente su DAZN, mentre Sky Sport trasmette la Champions League e altri campionati esteri, e Amazon Prime Video ha ottenuto i diritti per una partita a settimana della massima competizione europea in esclusiva. Chiunque voglia seguire tutte le partite della stagione, anche solo quelle della propria squadra, si troverebbe a dover sostenere tre abbonamenti mensili o annuali.
Negli ultimi anni, poi, si è assistito a numerose critiche per l’aumento dei prezzi degli abbonamenti, non sempre corrisposto da un miglioramento della qualità delle trasmissioni. Tutto ciò si collega alla possibile decisione del Parlamento europeo sull’abolizione del geoblocking, che potrebbe portare a un aumento generale dei costi per le trasmissioni delle partite.
Secondo alcuni addetti ai lavori, la fine del geoblocking potrebbe influire in modo negativo sui costi delle partite di calcio, con un potenziale incremento che preoccupa i tifosi e gli appassionati. La lotta al pezzotto, per disincentivare la pirateria, aggiunge ulteriori preoccupazioni, poiché potrebbe portare a un aumento ancora maggiore dei prezzi.
In attesa di una decisione definitiva nel 2025, si rincara la dose dei dubbi sul futuro delle trasmissioni delle partite di calcio, con l’ombra di costi sempre più pesanti che potrebbero minacciare l’accesso a questo sport così amato dai tifosi.
