Google sta attraversando una rivoluzione interna, unendo il team Android e il team hardware (prevalentemente per i Pixel) sotto la guida di Rick Osterloh, noto per il suo passato in Motorola. La nuova struttura, chiamata Products and Devices, mira a favorire l’implementazione di innovazioni full-stack, eliminando la burocrazia interna e semplificando la comunicazione.
L’intelligenza artificiale è al centro di questa decisione, con Osterloh che evidenzia l’importanza di integrare hardware, software e intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dell’utente. Questo approccio è evidente anche nelle GPU, dove Google investe per competere con NVIDIA. La fusione dei team era in fase di progettazione da due anni e riflette il cambiamento di interessi all’interno di Google.
L’azienda sta cercando di trasformare i Pixel da prodotti di nicchia a veri protagonisti del mercato. Sebbene la transizione non sia improvvisa, Google ha raggiunto un alto livello di maturità con l’iniziativa Pixel. Questa unione dei team è un passo importante per consolidare le ambizioni dell’azienda e ottimizzare la produzione e lo sviluppo dei dispositivi.