Le azioni di Apple hanno subito un calo superiore al 2% nelle contrattazioni pre-mercato di martedì, in seguito al declassamento del titolo da parte di Barclays, che ha anche ridotto leggermente il target di prezzo da 161 a 160 dollari.
Tim Long, analista finanziario di Barclays, ha emesso una valutazione negativa sulle azioni Apple a causa delle vendite “deludenti” dell’iPhone 15, in particolare in Cina, anticipando una situazione altrettanto debole per l’iPhone 16. Questa debolezza è prevista anche per le vendite di hardware in generale.
Inoltre, Long prevede un rallentamento nel redditizio settore dei servizi di Apple. Ciò nonostante, il CEO di Apple, Tim Cook, ha riferito una crescita migliore del previsto in questa divisione in una precedente call con gli investitori. Tuttavia, secondo Barclays, questa crescita potrebbe non essere sostenibile nel lungo periodo.
Inoltre, Long fa riferimento ai pagamenti che Google effettua ad Apple per mantenere il suo status di ricerca predefinito su Safari, sostenendo che le decisioni in merito potrebbero influenzare l’andamento della società.
Apple si trova in un periodo di calo di fatturato senza precedenti, con quattro trimestri consecutivi di riduzione delle vendite, risalenti agli ultimi venti anni. La società è stata colpita da vari problemi, tra cui un ridotto interesse per computer e smartphone, crisi di identità dell’iPad e mancanza di novità sostanziali nel Mac. Inoltre, la sospensione delle vendite degli Apple Watch ha contribuito a complicare ulteriormente la situazione.
Gli analisti credono che Apple debba lanciare una nuova linea di prodotti ad alto volume per poter tornare a crescere in maniera consistente, altrimenti potrebbe trovarsi in difficoltà.
