I grandi attori si oppongono alle voci artificiali sintetizzate.
Baldur’s Gate 3 è considerato uno dei giochi più rilevanti degli ultimi vent’anni, elevando il genere del videogioco di ruolo a nuovi livelli rispetto ai suoi predecessori. Il suo livello di qualità è stato così alto da essere considerato irraggiungibile per molti anni a venire. La produzione del gioco è stata unica per il budget e per il grande numero di persone coinvolte, necessario per soddisfare le alte aspettative del pubblico.
Durante una recente premiazione, il cast di Baldur’s Gate 3 ha manifestato un chiaro dissenso verso l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale per creare voci umane sintetiche nei videogiochi.
L’introduzione delle intelligenze artificiali nel mondo dei videogiochi ha generato un ampio dibattito, soprattutto nel settore artistico. Mentre alcuni riconoscono i vantaggi di tali tecnologie nel processo creativo, altri le considerano una minaccia per la creatività artistica. Il sindacato degli attori ha negoziato accordi per garantire una remunerazione equa per il campionamento delle voci per le intelligenze artificiali, nonostante vi siano ancora molte resistenze nel settore.
Il cast di Baldur’s Gate 3 si è schierato apertamente contro l’utilizzo delle voci sintetiche create attraverso l’intelligenza artificiale. Durante la cerimonia dei premi BAFTA, l’attrice Amelia Tyler ha criticato tali pratiche, raccontando di essere stata vittima di un’AI che riproduceva la sua voce in modo inappropriato in uno show in streaming. L’attore Andrew Wincott ha sollevato la questione della giusta remunerazione per il lavoro degli attori, sottolineando che se la loro performance viene utilizzata per generare più dialoghi, dovrebbero essere pagati di conseguenza.
Nonostante la critica verso le voci sintetiche, alcuni membri del cast rimangono ottimisti sul fatto che eventi simili non diventeranno diffusi, soprattutto in progetti di alto livello dove l’arte e la creatività degli attori sono fondamentali e insostituibili.
